Si chiude un’epoca con l’addio che in queste ore siamo costretti a dare a Cino Tortorella: a Milano si è infatti spento l’attore che aveva dato vita al mitico Mago Zurlì, rappresentante di una certa televisione per ragazzi che purtroppo oggi non esiste più.
Con lui sono cresciute tante generazioni di bambini, anche quelli che non lo hanno mai visto, memoria collettiva che si tramanda, monumento impresso nell’etere televisivo.
Felice Tortorella, meglio noto come Cino, conduttore e autore televisivo, ha infatti legato il suo nome in maniera indissolubile allo Zecchino d’Oro, la manifestazione canora per bambini, che ha ideato e condotto dal 1959 al 2008, per quasi cinquant’anni.
Proprio l’Antoniano lo vuole «ricordare con la sua calzamaglia azzurra mentre sorride immerso tra i bambini. Il 60° Zecchino d’Oro sarà senz’altro occasione di ricordarlo nel modo migliore.
Dalla collaborazione con l’Antoniano nascono negli anche altre trasmissioni: Il primo giorno di scuola (Festa dei Remigini), La Festa della Mamma, Canzoni per Alpha Centauri, Viva le vacanze, Tre farse, un soldo, Le due Befane, sino a Una magica notte Aspettando il Natale, condotta nel 2000 con Ettore Bassi e Ada Tourè.
Per la Rai ha ideato, scritto e diretto tante altre trasmissione, tra cui ‘Chissà chi lo sa?’, ‘Scacco al re’ e ‘Dirodorlando’, molte delle quali dedicate ai ragazzi. Ma ha lavorato anche per emittenti locali e per Mediaset, dove curò anche la direzione artistica di ‘Bravo bravissimo’, trasmissione di Canale 5 condotta da Mike Bongiorno.
Resterà nei ricordi di tanti ex bambini come il Mago che parlava con Topo Gigio con la stessa gentilezza con cui si rivolgeva ai bimbi.