I giovani frequentano poco i musei. A dirlo sono i dati pubblicati dall’Istat che evidenziano come più del 50% dei ragazzi italiani tra 18 e 19 anni non visita nemmeno un museo all’anno. Il trend cresce quando si prendono in considerazione i ragazzi con età compresa tra 20 e 25 anni: in questo caso a evitare i musei è il 65% della popolazione. La ragione viene spesso imputata ai costi, ma in realtà le cose stanno in maniera diversa. I ragazzi infatti non vanno al museo perché non lo percepiscono come un luogo attraente.
In questo senso c’è senza dubbio una forma di responsabilità da parte delle istituzioni, che nella maggior parte dei casi non comunicano in maniera efficace ad intercettare nuove fasce di pubblico. La presenza sui social è scarsa e non sempre gestita nel migliore dei modi, senza contare che il linguaggio utilizzato nei contenuti promozionali è generalmente indirizzato ad un pubblico di adulti. Pubblico che però è già ampiamente presente nei musei italiani e che, inevitabilmente, andrà progressivamente ad esaurirsi.
Indipendentemente dalle responsabilità, però, una cosa è certa: i musei sono posti adatti a ragazzi e bambini. I giovani sono animati da una forte curiosità, che in un ambiente di questo genere può essere ampiamente stimolata. E in questo senso i musei indicati sono moltissimi, in Italia e nel mondo. Basti pensare che esistono musei per ragazzi a New York con percorsi ad hoc, pensati proprio per andare incontro alle caratteristiche peculiari dei più giovani.
La domanda sorge spontanea: quali sono i musei italiani più adatti ai ragazzi? Vediamoli insieme in questa top 5 studiata per rispondere alle esigenze di famiglie e ragazzi.
Museo della Figurina
Il Museo della Figurina di Modena è il luogo in cui anche gli adulti ritornano bambini. Custodisce la più grande e varia collezione del mondo ed è il risultato del lavoro di Giuseppe Panini, grande appassionato di figurine e fondatore delle omonime edizioni, indissolubilmente legate all’infanzia di diverse generazioni di bambini.
Passeggiando tra le sale si possono ammirare ben 50.000 figurine Liebig, nonché immagini dei divi del cinema e delle stelle dello sport. Di recente è entrata a far parte del museo anche una collezione di periodici italiani per ragazzi con riviste datate a partire dal 1812.
Museo Archeologico Virtuale
Il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano punta a conquistare l’attenzione dei giovanissimi con un percorso che coinvolge più sensi. Quella proposta è un’esperienza tattile, olfattiva e visiva che porta alla scoperta di Pompei ed Ercolano, ripercorrendo non solo la bellezza delle due città perdute ma anche la loro storia.
Le tecnologie messe in campo sono di vario tipo: si va dalle proiezioni di giardini in fiore sulle pareti delle caverne alla riproduzione di una sound-gallery che ricrea i rumori di un mercato affollato. Senza dimenticare la stanza dei profumi, dove i giovani visitatori possono inebriarsi degli aromi speziati che dominavano nella cosmetica dell’epoca.
La vicenda dell’eruzione viene raccontata dagli ologrammi di chi era presente e la polvere scatenata dal Vesuvio è stata ricreata in modo che i ragazzi possano toccarla con mano. L’esperienza è assolutamente realistica, perché le installazioni simulano anche eruzioni e scosse di terremoto.
Science Centre Immaginario Scientifico
Lo Science Centre Immaginario Scientifico ha sede in tre località italiane: Trieste, Pordenone e Tavagnacco. Ciascuna di queste consente di provare le esperienze proposte dal Museo della Scienza del Friuli Venezia Giulia, una realtà museale interattiva dove sperimentare le conoscenze scientifiche e fare nuove interessanti scoperte.
Qui la curiosità dei bambini viene ampiamente stimolata grazie ad un approccio che mira anzitutto all’apprendimento diretto, andando ad indagare i fenomeni della scienza e della vita quotidiana. Porre domande è fondamentale, come anche mettersi in gioco e dare sfogo alla fantasia con tanti laboratori per famiglie proposti nel corso dell’anno. Il posto perfetto per ragazzi e bambini in età scolare.
Museo Omero
Ad Ancona c’è il Museo Omero, dove i bambini entrano in contatto con l’arte utilizzando anzitutto il tatto. Qui è possibile toccare sculture e installazioni, creando una connessione con le opere inconcepibile fino a pochi anni fa.
Il concetto di museo tattile, alla base della proposta, è stato sviluppato pensando alle persone che non possono vedere. La possibilità di toccare l’arte viene però estesa a chi desidera vivere un’esperienza diversa dal comune, dove il tatto si accende e l’arte diventa qualcosa da sperimentare, magari chiudendo gli occhi. Una scelta perfetta per coinvolgere i più piccoli.
Galata Museo del Mare
Nell’antico arsenale di Genova è stato allestito il Museo del Mare, che prende il nome di Galata. Si estende su una superfice di 10.000 metri quadri, che gli valgono il primato di più grande museo marino dell’intero Mediterraneo.
Ma a conquistare i visitatori, sia grandi che piccini, sono gli innovativi allestimenti. Postazioni multimediali e ricostruzioni degli ambienti marini si combinano in un percorso museale che si arricchisce di effetti cinematografici. Il cammino nella storia della navigazione è scandito da oltre 6000 oggetti originali, che aiutano a rivivere e comprendere il rapporto ancestrale tra l’uomo e il mare.