Ieri, 26 settembre 2015, è stato un giorno molto particolare in cui è stato celebrato il venticinquesimo anno dalla scomparsa del celebre scrittore, giornalista, saggista, reporter di viaggio e drammaturgo italiano Alberto Pincherle, semplicemente conosciuto in tutto il mondo come Alberto Moravia. Nato a Roma il 28 novembre del 1907 nel quartiere Pinciano da da padre architetto e pittore veneziano di origine ebraica di nome Carlo Pincherle e madre, Teresa Iginia De Marsanich, detta Gina, anconetana di religione cattolica e di origini dalmate, Moravia non riuscì a terminare gli studi in maniera regolare in quanto quando era ancora solamente un bambino, ovvero alla tenera età di 9 anni è stato colpito da una brutta tubercolosi ossea che lo costrinse al letto per cinque lunghi anni.
Non potendo condurre la vita regolare di ogni ragazzo della sua età, il giovane Moravia si appassionò alla letteratura arrivando a formare una base molto solida e appassionandosi a diversi autori tra cui Goldoni, Shakespeare, Molière, Dostoevskij e altri ancora. Il primo romanzo scritto dal grande Alberto Moravia risale al 1929 e stiamo parlando nello specifico del romanzo intitolato “Gli indifferenti” e dal cui romanzo, nel 1964, venne tratto un film diretto da Francesco Maselli.
Di li una splendida carriera che ha portato lo scrittore ad essere considerato uno dei più grandi in tutto il mondo.