Il solstizio d’estate del 2024 sarà il primo a verificarsi il 20 giugno dopo 228 anni. Alle 8:50 GMT di questo giorno, per la prima volta dal 1796, l’evento astronomico avverrà prima del solito, che è il 21 giugno.
Questo cambiamento segna l’inizio di una nuova tendenza che vedrà il solstizio d’estate anticiparsi di un giorno ogni quattro anni per i prossimi 72 anni.
Ma qual è la causa di questo fenomeno?
La Terra, ruotando attorno al Sole, non solo crea il ciclo giorno-notte, ma anche eventi ciclici come solstizi ed equinozi. L’asse terrestre inclinato di 23,5 gradi determina il momento in cui si verificano il giorno più lungo e la notte più breve dell’anno.
Nell’emisfero meridionale, quando nell’emisfero settentrionale è estate, si ha il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno. Quest’anno, tuttavia, il solstizio d’estate nel nord arriverà un po’ prima, precisamente il 20 giugno.
L’ultima volta che il solstizio d’estate si è verificato così presto, George Washington era presidente degli Stati Uniti e la Rivoluzione francese infuriava in Europa.
Ma cosa causa questo ritorno alle date storiche?
La spiegazione risiede nel calendario gregoriano, che utilizziamo per misurare il tempo. Il ciclo annuale della Terra intorno al Sole dura circa 365,242189 giorni. Tuttavia, per semplificare, usiamo anni di 365 giorni e aggiungiamo un giorno extra ogni quattro anni per compensare la differenza.
Il sistema dell’anno bisestile del calendario gregoriano ha delle particolarità. Gli anni che terminano con “00” sono bisestili solo se divisibili per 400. Per esempio, il 2000 era bisestile, ma il 1900 no. Questo accorgimento mantiene il calendario allineato con i cicli cosmici.
Così, quest’anno, il solstizio d’estate arriverà circa 45 minuti prima rispetto al 2020. Questa tendenza proseguirà fino al 2096, quando il solstizio si verificherà il 20 giugno alle 06:32 GMT. Successivamente, il ciclo del calendario tornerà a stabilizzarsi su date più tardive.
